Gli anni ’70
La volontà del Presidente Notari di raccogliere i migliori giocatori della provincia in un’unica formazione di altissimo livello si concretizza attraverso la fusione della Tanara con la Bernazzoli Astra. Ne nasce una squadra ricca di talento, guidata da un Giorgio Castelli che inizia a collezionare record individuali: nonostante ciò lo scudetto rimane un miraggio, più volte accarezzato ma mai raggiunto. Nel 1972 la Bernazzoli trova una nuova casa, il modernissimo stadio “Europeo” che nel futuro ospiterà due finali dei campionati del mondo (1978 e 1988) tra Cuba e Stati Uniti. Nel 1976 entra nel mondo del baseball la famiglia Salvarani. La squadra assume il nome di Germal Parma e, sotto la guida di Giulio Montanini, inizia a mietere successi. Il campionato è una marcia trionfale: i biancoverdi raccolgono 51 successi in 54 partite e si fregiano del primo titolo tricolore. La città si esalta per le imprese della “big green machine”. Lo stadio è sempre gremito di spettatori, a volte non bastano i 5.000 posti dell’Europeo per contenere l’entusiasmo di tutti gli appassionati. Il baseball insidia (e in alcune circostanze supera) la popolarità di un Parma calcio che naviga tra seconda e terza serie. Il 1977 è, se possibile, ancor più trionfale. Il bis in campionato appare quasi scontato tanta è la forza dimostrata dalla Germal. Il capolavoro avviene in Coppa dei Campioni dove Parma riesce a superare la resistenza dei maestri olandesi e porta il baseball italiano ai vertici delle gerarchie continentali. E’ la prima gemma di una preziosa collana composta da 13 trofei europei. La Germal domina in Europa ma deve fare i conti con il ritorno delle più forti avversarie in campo nazionale: gli anni ’70 si concludono con i successi in campionato di Bologna e Rimini e la conquista della seconda Coppa dei Campioni da parte dei ducali. |