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16 Dicembre 2025

CI HA LASCIATI SERGIO COLLA, TESTIMONE DELLE NOSTRE VITTORIE. L’ABBRACCIO DEL PARMA BASEBALL AI SUOI CARI

Si è spento il sorriso di Sergio Colla.

Il nostro storico fisioterapista è mancato nel primo pomeriggio di oggi lasciando in tutti un dolce ricordo e l’inconfondibile suono della sua risata.

Alla figlia Isabella, alla sua famiglia, ai nipoti Keoma e Micol vanno le più sentite condoglianze di tutta la nostra società.

Ecco un ricordo personale di Gianluigi Calestani, responsabile del nostro Ufficio Stampa.

 

Che scherzo è, Sergione?

Non si arriva mai preparati all’addio di un amico, di un fratello maggiore.

Non è una frase fatta, questa volta mi hai spiazzato

Abbiamo percorso mille milioni di chilometri sullo stesso pullman, uno davanti all’altro a raccontarci sottovoce i nostri pensieri. Non solo sulle partite e sul baseball ma anche sulle gioie e le preoccupazioni che ci riserva la vita fuori dai diamanti.

Impossibile non volerti bene con quel modo burbero di proporti a nascondere un cuore gigantesco, con quella tua capacità di incassare qualche scherzo sapendo che di essere un collante per la squadra.

Quante volte hai finto di non sentire quei “Forza Sergione” che partivano dal fondo del pullman all’imbocco della Pontina e che si esaurivano dopo Roma. Ogni volta mezzo tono più in alto.

Mi parlavi dei bei tempi, di Castelli, di Carletto, di Notari, delle calde accoglienze su campi dove tutti però ti salutavano e ti rispettavano. Mi parlavi di Cuba come della terra promessa, delle Olimpiadi vissute negli Stati Uniti.

Ti volevo bene, Sergione. Quando era il momento porgevo la mano dietro lo schienale e tu mi davi la buonanotte – quanti chilometri mancavano per arrivare a casa? – stritolandola con quelle dita che erano autentiche tenaglie.

Mi mancherai, Sergione. Mi mancherà la tua richiesta di un’insalata con una bella cipolla rossa di Tropea mentre tutti mangiavamo la pizza, mi mancherà vederti seduto con la seggiola al contrario fuori dal tuo ambulatorio nel vecchio stadio in attesa di bere una birra e fare due chiacchiere.

.

Mi mancheranno le tue battute in dialetto.

“Calestani, sai cos’hai di bello? Niente…”

E giù risate.

Sono felice di essere riuscito a portarti a cena da Giorgione, a Nettuno.

Però stasera sono molto più povero e solo.

Un abbraccio forte forte a Isabella e alla sua famiglia.

 

Nella foto Sergio Colla in un raduno conviviale con i “suoi ragazzi”